La tecnologia degli scooter subacquei è in uso sin dalla Seconda Guerra, ma è negli ultimi 25 anni che sono stati impiegati per le lunghe esplorazioni in grotta da vari gruppi, in particolar modo negli USA, e in tempi più recenti si sono diffusi anche a fini più prettamente ricreativi.
L’evoluzione della tecnologia e la sua crescente accessibilità ha permesso a tecnici, sportivi e appassionati di esplorare i misteri del mare e dell’oceano in un modo completamente nuovo.
Il Progetto HYDRA è uno studio multidisciplinare avviato da DAN (Divers Alert Network Europe), PADI (Professional Association of Diving Instructors) e SUEX per raccogliere dati sulle immersioni con DPV, una pratica sempre più diffusa, ma ancora poco ricercata.
Per raggiungere i suoi obiettivi, tra cui l’esame degli effetti fisiologici degli scooter in immersione e la valutazione del loro impatto ambientale, HYDRA si affida alla cosiddetta citizien science, ovvero permette a tutti i cittadini (abilitati alle immersioni e competenti nell’uso dei DPV) di collaborare alla raccolta dati.
Per garantire il successo di HYDRA, SUEX offre il suo know how nei DPV, i suoi mezzi e il suo personale: nello specifico mettiamo a disposizione i nostri scooter subacquei presso le aree marine aderenti (Portofino, Ustica e Plenmirio) e i nostri Trainer per le immersioni più importanti.
Con questa iniziativa, SUEX vuole liberalizzare l’impiego dei DPV nelle aree marine protette, che solo in Italia sono 33, così che i subacquei possanoammirare le bellezze naturali sottomarine godendo di tutti i vantaggi di uno scooter subacqueo senza arrecare danni a un delicato ecosistema.
A questo scopo, oltre a collaborare con il Ministero dell’Ambiente e il WWF, SUEX vuole anche concordare con DAN una forma di attestazione della sostenibilità dei suoi scooter tramite un ‘bollino verde’.
Contemporaneamente, SUEX vuole impiegare i dati raccolti per comprovare la superiorità delle immersioni con scooter DPV attraverso l’adozione di un protocollo scientifico.
Grazie a HYDRA, SUEX vuole aprire una nuova era dell’immersione subacquea, legittimando una tecnologia sempre più diffusa e garantendone la sostenibilità ambientale, così che non ci siano limiti alle emozioni di esplorare l’affascinante mondo che si cela al di là dello specchio dell’acqua.