Le storie

Suex Stories: Roberto Rinaldi e l’arte delle riprese subacquee

scooter dpv

Sotto la superficie del mare si cela un mondo pieno di fascino, bellezza e mistero, ma non tutti hanno la possibilità di accedervi ed esplorarlo; tuttavia, ciò non significa che non esistano altri mezzi per permettere a chiunque di vivere l’emozione di un’immersione subacquea.

Subacquei con un’adeguata preparazione, un occhio esperto e la giusta attrezzatura possono trasmettere ciò che vedono e provano attraverso scatti e riprese, avvicinando le persone di tutto il pianeta alle meraviglie sottomarine.

I primi tentativi di fotografia subacquea risalgono alla metà dell’800 e il primo filmato al 1914, ma il vero trampolino di lancio per questa disciplina fu il viaggio del 1955 di Jacques-Yves Cousteau e Luis Marden a bordo della Calypso, durante il quale fu realizzata la prima sequenza di fotografie subacquee a colori, successivamente pubblicata sul National Geographic.

A seguito di questa impresa prese il via una fase di ricerca di nuove tecnologie e di sviluppo di tecniche innovative per effettuare foto e riprese sottomarine di sempre maggiore qualità: grazie a tutti questi sforzi, oggi chiunque può ammirare immagini ricche di dettagli dei paesaggi subacquei e della vita acquatica, scattate o riprese da fotografi e videomaker specializzati nelle immersioni.


Play video

Tra questi c’è Roberto Rinaldi, protagonista della terza Suex Story.

Roberto Rinaldi è un esperto di fotografie e riprese sottomarine con alle spalle oltre 40 anni di carriera, una carriera iniziata con una delle leggende del settore, Cousteau, a bordo della stessa nave su cui è nata la fotografia subacquea moderna.

Le fotografie e le riprese di Roberto sono comparse su, per citarne solo alcuni, National Geographic, Discovery Channel, France 2, BBC, Rai TV e Sky, e ha collaborato in più film, come L’Odissea di Jérome Salle e The Treasure of the Wreck of the Unbelievable di Damien Hirst.

Per effettuare i suoi lavori, però, ha bisogno di attrezzature subacquee altamente performanti e adattabili, e perciò nel corso degli anni è nata una stretta collaborazione con Suex.

“Filmare sott’acqua significa fotografare il movimento, significa fotografare IN movimento” spiega Roberto Suex con i suoi scooter ci dà la possibilità di muoverci sott’acqua, di muoverci ad alta velocità, di muoverci nelle tre dimensioni”.

Suex, infatti, presta grande attenzione a migliorare continuamente l’esperienza di tutti i subacquei, compresi quelli appassionati di fotografia e riprese sottomarine e perciò fornisce loro una vasta gamma di accessori per l’aggancio dell’attrezzatura e nuove soluzioni sono sempre in sviluppo, grazie agli input di esperti come Roberto.

Gli scooter Suex ci danno la possibilità di muoverci veloci sott’acqua, ma fissi, dritti” spiega Roberto “Marco (Segatto, proprietario Suex NdR) ha reso possibile una mia idea che avevo da tempo, realizzando in pochissimo tempo un prototipo immediatamente operativo”.

Si tratta di un innovativo sistema che permette di ruotare a piacere la telecamera subacquea attorno al suo supporto per cogliere ogni dettaglio dell’ambiente sottomarino senza cambiare la rotta dello scooter DPV: è un punto di partenza per nuove riprese perché simili soluzioni non erano mai state pensate.