L’archeologia subacquea è una disciplina ricca di fascino: si sfidano condizioni ambientali ostili all’essere umano per indagare sul nostro passato, non lasciando che la natura ostacoli la nostra ricerca di conoscenza, una ricerca che per certi non ha limiti o fine, perché si scoprirà sempre qualcosa di nuovo che amplierà i nostri orizzonti e che continuerà a spostare verso l’alto la barra da sormontare.
Pensiamo solo al relitto sommerso più antico del mondo: è un concetto in continuo mutamento, perché da un giorno all’altro se ne può scoprire uno ancora più vecchio del precedente e passare così di mano in mano, di località in località, questo primato.
Nel 2018 è stata ritrovata nel Mar Nero, al largo delle coste della Bulgaria, un’imbarcazione vecchia di 2.400 anni. Il relitto, lungo 23 metri, si trova a oltre 2.000 metri di profondità, dove le particolari condizioni ambientali hanno permesso una conservazione pressoché perfetta del relitto, ricca di dettagli mai osservati prima d’ora tra cui i banchi per rematori e l’albero.
La conformazione dell’imbarcazione lascia pensare un’origine greca, compatibile con la datazione effettuata al radiocarbonio che la colloca in un periodo storico in cui la Grecia stava espandendo i suoi commerci e aprendo nuove rotte, tra cui quella attraverso il Mar Nero.
La scoperta archeologica ha valore non solo per il relitto in sé, ma perché dimostra sul fondale del Mar Nero potrebbero trovarsi altre imbarcazioni conservate allo stesso modo e, visto che l’area era un importante crocevia commerciale, potrebbe trattarsi di una vera miniera d’oro per l’archeologia sommersa.
Ma l’imbarcazione del Mar Nero ha conservato per poco tempo il suo primato di relitto più antico del mondo perché nel 2019 è stato trovato un reperto risalente a 3.600 anni fa.
Si tratta di una barca dell’Età del Bronzo scoperta al largo della Turchia e più precisamente nell’area di Antalya a 50 metri di profondità; all’interno sono stati ritrovati lingotti di bronzo per un peso totale di 1,5 tonnellate: proprio il carico ha aiutato la datazione del relitto e lo rende una delle prime imbarcazioni dedicate al trasporto di beni industriali.
Insomma, presto potrebbe essere scoperto un relitto ancora più antico e offrire nuove prospettive sulla storia della nostra civiltà.
Nell’esplorazione subacquea, però, è importante impiegare gli strumenti giusti. Gli scooter DPV di Suex offrono un modo sicuro e affidabile per immergersi e coprire lunghe distanze senza fatica, mentre i sistemi di navigazione e di registrazione dei dati raccolgono informazioni utili per analizzare l’immersione. E magari potrai essere tu a scoprire il prossimo relitto sottomarino più antico!