Quando si effettua un’immersione lontani dalla costa, che si tratti di mari o laghi, il fondale spesso offre ben pochi elementi per orientarsi: può capitare che ci siano segni distintivi, come una formazione rocciosa o un relitto, ma per lo più ci si trova di fronte a una distesa indistinta, frequentemente in condizioni di visibilità limitata.
Ciò rappresenta da una parte un fastidio non indifferente, dall’altra un rischio da non sottovalutare: nel primo caso, l’incapacità di seguire l’itinerario pianificato può compromettere l’esperienza di immersione, finendo con il coprire una superficie minima di quella desiderata; nel secondo caso, perdersi sottacqua può portare in aree pericolose per le correnti marine oppure troppo lontani dalla costa o dalla propria imbarcazione.
L’impiego di un DPV sottomarino aiuta a minimizzare i rischi per il sommozzatore fornendogli un sistema di propulsione subacqueo con elevata autonomia, così che non debba affidarsi solo alla propria forza per ritornare a riva o sulla barca. Scegliendo i DPV Suex non solo si potranno evitare i problemi legati all’orientamento ma, grazie al sistema DRIVe con la funzionalità di navigazione per Waypoint, il Diver si potrà tranquillamente avventurare in magnifiche esplorazioni in tutta sicurezza.
In gergo, un waypoint è un qualsiasi punto di riferimento che viene utilizzato per orientarsi: per secoli sono stati utilizzati elementi fisicamente presenti nello spazio, siano essi naturali, come montagne, laghi e fiumi, oppure artificiali, come strade, città e monumenti.
Tuttavia, lo sviluppo delle tecnologie digitali e di sistemi di orientamento avanzati come il GPS e il GNSS permettono oggi a ognuno di noi di fissare personali waypoint su una mappa digitale: l’esempio più immediato è rappresentato da navigatori come Google Maps che permettono di indicare a proprio piacimento una meta e ricevere le indicazioni per raggiungerla.
Questo stesso principio può essere applicato alle immersioni subacquee, dotandosi ovviamente delle giuste tecnologie come quelle del sistema DRIVe: impostando dei waypoint prima di andare sottacqua, si può tracciare una rotta anche in assenza di punti di riferimento fisici e rimanere sempre aggiornati sulla propria posizione in relazione a essi.
In questo modo si possono elaborare anche itinerari complessi e avere la certezza di rispettarli, per il massimo godimento dell’esperienza di immersione e per un’elevata sicurezza durante il suo svolgimento. Contemporaneamente, il tracciamento della propria posizione permette di visionare con precisione la rotta percorsa (funzionalità importantissima se si vuole segnalare un ritrovamento o ritornare in un secondo momento) e altre informazioni come il tempo impiegato e la velocità media.
Queste e molte altre sono le funzionalità offerte da DRIVe, il sistema all’avanguardia di SUEX per la navigazione e la raccolta e analisi dei dati durante e post immersione.